Buona Pasqua a tutti! In questi giorni così speciali, celebriamo non solo la resurrezione di Gesù Cristo, ma anche la festività ebraica della Pasqua. Entrambe le celebrazioni sono importanti per le rispettive religioni e ci ricordano l’importanza della fede e della speranza. Ma oggi voglio anche parlare della compatibilità tra scienza e fede cristiana ed ebraica, e della loro relazione con i viaggi spaziali.
Fede, scienza e storia
Negli ultimi anni, l’esplorazione dello spazio è progredita a grandi passi, così come i dati storici che evidenziano la vita di Gesù e il pellegrinaggio degli ebrei dall’Egitto alla Terra Promessa. Abbiamo inviato sonde spaziali su pianeti lontani, abbiamo costruito stazioni spaziali in orbita e stiamo lavorando duramente per inviare esseri umani su Marte. Ma per alcuni questo solleva domande su come ciò si relazioni con la fede.
Nella Bibbia ci sono molti passaggi che parlano della creazione di Dio e dell’universo. Genesi 1:1 dice: “In principio Dio creò il cielo e la terra”. E lungo la Bibbia si parla delle meraviglie della creazione di Dio, dalle stelle nel cielo alle creature sulla terra. Ma è anche importante ricordare che la Bibbia non è un libro di scienza. Non ci dice come l’universo è stato creato o come funziona la fisica dietro i viaggi spaziali.
La fede e la scienza sono incompatibili?
È vero che alcuni possono vedere i viaggi spaziali come una sfida alla creazione di Dio. Ma possiamo anche vederlo come un modo per esplorare e apprezzare ancora di più la magnificenza della sua creazione. Come dice il Salmo 19:1: “I cieli narrano la gloria di Dio e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento”.
Inoltre, la scienza e la fede non devono essere mutuamente esclusive. Attraverso la scienza, possiamo imparare di più sull’universo e su come funziona, e allo stesso tempo possiamo rafforzare la nostra fede e la nostra apprezzamento per la creazione di Dio. Come dice il Proverbio 25:2: “La gloria di Dio è celare una cosa, ma la gloria dei re è cercarla”.
Per quanto riguarda la compatibilità tra la fede cristiana e i viaggi spaziali, alcuni potrebbero sostenere che la risurrezione di Gesù è stata un evento terreno e che non ha nulla a che fare con l’esplorazione spaziale. Ma credo che possiamo vedere la risurrezione di Gesù come una prova dell’onnipotenza e dell’onnipresenza di Dio. Se Dio può riportare in vita Gesù dopo tre giorni in una tomba, non può anche guidarci e proteggerci nei nostri viaggi spaziali?
Inoltre, non voglio farne un dogma, ma sappiamo che i Vangeli raccontano che Gesù disse che il suo regno non era di questo mondo, che ascese al cielo e disse che un giorno tornerà con tutto il suo potere e ogni occhio lo vedrà. Quel terzo cielo definito da secoli dai teologi potrebbe tranquillamente essere lo spazio. Potrebbe tranquillamente essere un’astronave trasmessa via internet. Ciò significa che la Bibbia non dice né nega nulla alla fine. Tutto è dibattibile, così come la scienza.
La Bibbia sapeva cose prima che la scienza le dicesse
Anche se la scienza e la fede a volte possono sembrare opposte, in realtà possono coesistere e completarsi. Nella Bibbia, ci sono molti esempi di come la scienza e la fede possano lavorare insieme per aiutarci a capire meglio il mondo che ci circonda.
Ad esempio, in Giobbe 26:7, si parla della terra che fluttua nello spazio: “Egli stende il Settentrione sul vuoto, sospende la terra sopra il nulla”. Questo passaggio parla di gravità e di come la terra sia sospesa nello spazio. È interessante vedere come questo concetto scientifico sia menzionato nella Bibbia molto prima che la scienza moderna potesse spiegarlo.
Un altro esempio interessante è il modo in cui il processo di creazione viene descritto nella Genesi. La Genesi 1 descrive come Dio ha creato l’universo e la terra in sei giorni. Sebbene questo racconto non aderisca strettamente alla teoria scientifica del Big Bang e dell’evoluzione, possiamo ancora vedere come il processo di creazione descritto nella Genesi possa coincidere con la teoria scientifica. Ad esempio, la creazione dell’universo e la separazione della luce e dell’oscurità nel primo giorno potrebbero essere correlate al Big Bang e alla formazione della luce nell’universo primordiale.
La fede e la salute
Inoltre, molti passaggi nella Bibbia parlano del corpo umano e della salute. Ad esempio, in Proverbi 17:22 si dice: “Il cuore allegro è buona medicina, ma lo spirito spezzato secca le ossa”. Questo passaggio suggerisce che un’attitudine positiva e la gioia possono essere benefiche per la salute. E in Levitico 11, sono descritte le leggi dietetiche che includono il divieto di mangiare carne di maiale. Oggi sappiamo che questo divieto ha una base scientifica, poiché la carne di maiale è più suscettibile ai batteri rispetto ad altre carni. Ancora oggi è più controllabile, ma in passato probabilmente non era una carne sicura per il consumo. Un’altra questione è la menzione frequente del lavaggio delle mani, qualcosa che i medici non facevano nel 1800 e per questo c’era così tanta mortalità infantile.
In sintesi, la scienza e la fede non sono mutualmente esclusive, ma possono lavorare insieme per aiutarci a comprendere meglio il mondo e il nostro posto in esso. La Bibbia ci fornisce molti esempi di come la scienza e la fede possano coesistere e complementarsi. Dopotutto, l’importante è avere una mente aperta e essere disposti ad imparare e crescere in entrambe le aree. Buona Pasqua!